L’ortodonzia (o più precisamente “ortognatodonzia”) è quella parte dell’odontoiatria che si occupa delle malocclusioni, anomalie di sviluppo e di posizione delle ossa mascellari e dei denti, facendone una diagnosi, prevenzione e trattamento.
Per poter intercettare questo tipo di problematiche l’ideale sarebbe seguire i pazienti sin da piccoli, anche solo con visite periodiche, nel caso non si ritenesse opportuno o necessario intervenire. Questo non significa comunque che chi non ha avuto l’opportunità di essere seguito ortodonticamente non possa farlo da adulto.
Lo scopo della moderna ortodonzia può sembrare limitato all’allineamento dei denti che esponiamo col sorriso. In realtà ci sono altri aspetti molto importanti: il raggiungimento di un migliore stato di salute dei denti e dei loro tessuti di supporto (l’allineamento dei denti facilita la loro pulizia), il miglioramento della funzione masticatoria e una migliore e più armoniosa estetica del viso nel suo complesso.
Fondamentale sapere che alla base di un trattamento ortodontico deve sempre esserci una diagnosi, dalla quale deriva il piano di trattamento: se, quando e come trattare ortodonticamente il paziente.
Per essere completa, approfondita e naturalmente individuale, la diagnosi deve essere ottenuta attraverso:
- l’anamnesi (storia medica del paziente)
- la visita – bisogna sempre ricordare che la terapia ortodontica deve essere preceduta da un’attenta valutazione del cavo orale, per decidere l’eventuale necessità di terapie da fare prima (igiene orale, cure dentali, terapie parodontali soprattutto nell’adulto)
- le analisi di studio (fotografie del viso e dei denti, modelli in gesso dei denti, radiografia panoramica e teleradiografia laterale del cranio)
In base alla situazione del paziente potranno poi essere richieste ulteriori analisi, solo naturalmente se ritenute necessarie ad una diagnosi più accurata possibile.
doc. Sara
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